PSICOLOGO | FIRENZE
PSICOTERAPEUTA
Dott. Cosimo Santi
+39 3472984292
via Venezia 10, Firenze
Disturbi dell'Umore
I disturbi dell'umore non sono descrivibili solo attraverso l'alterazione quantitativa della tristezza o dell'euforia.
Sono piuttosto condizioni che per la qualità del vissuto soggettivo e per la mancata correlazione con gli eventi esterni, assumono caratteristiche che dobbiamo ritenere distintive.
Il più diffuso di questi disturbi è la Depressione, la cui alterazione affettiva principale è l'anedonia, ovvero l'incapacità di provare sentimenti, e non la tristezza come molti erroneamente pensano.
Questa condizione, accompagnata spesso da senso di colpa e da una potente autosvalutazione, porta alla fissità della propria esperienza affettiva, tanto che l'umore non si modifica più rispetto ai cambiamenti degli eventi esterni.
Il pensiero può presentare rallentamento con dubbi, indecisioni e perplessità, fino all'arresto psicomotorio nei casi più gravi.
Le distorsioni cognitive riguardano il proprio Sé, il futuro e il mondo, per cui tutto sembra già compiuto e irrimediabilmente sbagliato. La svalutazione del Sé e la mancanza di prospettive non consentono alle persone che soffrono di depressione di ipotizzare cambiamenti e possono quindi condurre a pensieri di suicidio.
I principali disturbi dell'umore sono:
-
Depressione maggiore
-
Stati maniacali
-
Disturbo bipolare
Curare la Depressione
Il primo passo per aiutare una persona che soffre di depressione consiste nel mostrargli come il dolore che prova sia legato ad un vissuto di perdita che discende dall'irrealizzabilità di un desiderio divenuto oltre ogni modo centrale per la sua vita.
Il sentimento di disperazione che deriva da questo vissuto di perdita porta l'individuo a percepirsi come impotente e incapace di dare una svolta positiva agli avvenimenti della sua vita, rendendolo vulnerabile allo sviluppo delle componenti centrali della depressione quali anedonia e fissità delle emozioni.
Nella psicoterapia della depressione è utile chiarire, fin dai primi colloqui, come il sentimento di impotenza sia la condizione comune a tutti i disturbi depressivi, un nucleo essenziale in grado di portare, collegandosi con altri fattori sia interni che esterni, alle diverse varianti e sottotipi di depressione.
Una volta resi coscienti i legami tra perdita e impotenza, tra desiderio e depressione, occorre esplorare i fattori e le condizioni che sostengono lo stato depressivo, come il ruolo svolto dall'aggressività o dal senso di colpa, la presenza di tratti narcisistici o una rappresentazione svalutativa di sé.
Ma l'aspetto centrale di questo lavoro è l'analisi del desiderio irrealizzabile e delle emozioni che lo rendono centrale per quell'individuo. Sarà importante chiedersi se l'irrealizzabilità è dovuta a specifiche caratteristiche del soggetto (come una scarsa autostima o presenza di una patologia della personalità) o dovuta a fissazione per situazioni traumatiche del passato (come la perdita di persone significative) oppure dovuta alla presenza di persone patologiche alle quali il soggetto si trova suo malgrado a essere sottomesso, o ancora a qualità peculiari del desiderio stesso (come meta eccessivamente elevata o troppo distante dalle reali possibilità del soggetto).
Dare risposte a queste domande permetterà di entrare realmente in contatto con il dolore depressivo e permetterà di scegliere la giusta direzione che prenderà la psicoterapia con quella persona specifica.